DIVAGAZIONI NOTTURNE
È buio.
La luce,
qui dentro,
penetra e non penetra.
È fragile.
Un sistema caotico
e ingarbugliato di microfratture,
che si diramano su tutta la superficie.
Sono escoriazioni.
O forse solo incisioni superficiali.
È tuono.
Rimbomba ritmicamente.
Il suo incessante pulsare
si diffonde e rimbalza,
senza sosta,
sulle sue pareti.
È eco.
Un canto disperato e implacabile.
È caldo.
Avvolgente,
si irradia in ogni direzione.
È forza.
Inarrestabile e instancabile,
finché non si ferma.
È ansia.
Accelera,
non si riesce a calmare.
È panico. È angoscia. È tormento.
Inconsolabile.
È vuoto.
Quaggiù non arriva più niente.
È caos. È tempesta. È freddo.
Una gelida palla di vetro.
È paziente. È gentile. È sereno.
Lui sa aspettare.
È libero.
Non segue le correnti.
È ostinato.
Non si ferma davanti a niente.
È coraggio. È passione. È impulso.
È impeto. È furore.
Lui lotta.
Ha già affrontato mille battaglie.
Stanotte,
ad esempio, è in subbuglio
e non ci si può ragionare.
È agitato e scalpita.
È vivo.
***
IN VITA COME IN MORTE
C’è ancora vita,
dopo una guerra, una perdita, un addio.
C’è senz’altro un po’ di morte,
in questo simultaneo orgasmo,
così come nel mio cuore,
che ora non può più smettere
di pensarti.
***
A-MARE
Le notti d’estate,
un cielo di stelle,
io nuda nuotavo,
nel mare bollente.
La spiaggia deserta,
la brezza leggera,
tu mi sfioravi
e baciavi la schiena.
La pelle bagnata,
le labbra salate,
noi due stesi a riva,
tra onde infuocate.
L’amore era semplice,
concesso sbagliare.
La vita era lenta,
tra grilli e zanzare.
***
L’AMORE RESTA
E non c’è mano
che ti tenga
senza anche schiacciarti.
E non c’è passo
che avvicini
senza anche spostarti.
E se oggi io ti penso
e non ci sei,
e se oggi io ti cerco
e manca l’aria,
non significa
che tutto è andato perso,
svanito nell’etere,
cancellato per sempre
dalla memoria del mondo.
L’Amore è energia
che permea l’universo.
L’Amore resta,
non svanisce,
solo cambia forma.
***
A VOLTE, NON SEMPRE
Manchi,
come mancano
i tempi passati,
le parole già dette,
i baci mai dati.
Manchi,
tra le contraddizioni
di un discorso
interrotto
e illogico,
che, sono sicura,
tu avresti afferrato.
Manchi,
tra le pagine
dell’ennesimo romanzo,
che ora ho qui,
tra le mie mani.
Tra le pause
di quel preludio
un pò malinconico.
Tra gli spazi,
bianchi e infiniti,
di quel racconto,
con cui un giorno
di fine inverno
mi hai consolato.
Manchi.
A volte,
non sempre.
Per lo più di notte,
quando il silenzio
poi scende.
Così mi manchi,
ogni giorno,
Tu.
***
ALL’INFINITO
Con te ho imparato
che tutto ciò che amo,
in realtà, non mi appartiene.
E che l’amore si misura
forse più nella capacità di farsi da parte,
nel sacrificare una parte di sé stessi
che mai più ritornerà,
nell’accettazione di un’assenza ineluttabile,
nella scelta devastante e consapevole del lasciare andare.
Contro ogni egoistico desiderio di possesso,
di anteporre la mia felicità a quella degli altri,
di assecondare il pianto del mio orgoglio ferito,
oggi imparo finalmente a distinguere
le mani che accarezzano da quelle che mi soffocano,
i contorni indefiniti
che può assumere una mancanza,
le sfumature incerte di un discorso
che resterà per sempre in sospeso,
i confini, sottili ma necessari,
che dividono l’ossessione dalla passione,
la grandezza di un sentimento
nato e cresciuto nell’ombra,
e che, nonostante tutto,
oggi assume proporzioni ineguagliabili.
Le parole,
che mai più ti dirò,
non saranno meno vere
di quelle che ti ho già dedicato.
Ed io non ti amerò mai meno
di quanto non ti abbia già raccontato.
Saremo sempre io e te,
in un altro non-spazio,
un’altra utopia,
forse in un tempo indefinito,
ma comunque solo nostro.
E lì non peseranno più,
come macigni,
i giudizi di un mondo
che possiede ogni verità,
e che si fa scudo dietro la sua dubbia
e asfissiante morale.
E su quella terra
cammineremo finalmente liberi,
mano nella mano,
e non saremo niente più che noi.
Due anime affini,
che nonostante tutto e tutti,
sempre e all’infinito,
si riconosceranno.
***
SINGOLARITÀ
Quanto costa un tramonto sul mare?
Un sorriso a un estraneo, una foglia che cade?
Quanto costa il calore di un fuoco,
[la prima neve sul viso?
E una pioggia che batte incessante sul prato?
Quanto costa una corsa a perdifiato nel bosco?
Una stella che cade orgogliosa dal cielo?
Quanto costa un sussulto di nascosto sul lago,
un bacio rubato, sul corpo le mani bagnate?
Quanto costa il suo sguardo fugace al mio cuore,
quel momento di unione, che non sa darmi pace?
***
IL MONDO
Il mondo è una grande battuta di caccia,
la gente si arma e inizia la danza.
Si corre, si cade, si cerca lontano.
Si trova, si perde e si prende la mano.
Si gira, si osserva, si sceglie la preda,
si torna alla base e si consuma la cena.
Si spoglia, si prende e si carica l’arma,
la candida Ancella, ora si ama con rabbia.
***
Valentina Marzulli
Nació en Taranto en 1990.REDES SOCIALES: Historias de Lady Margot
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